L'Abside
.Anglona è una frazione del comune di Tursi in provincia di Matera. Sul sacro colle è presente l'antico Santuario di Santa Maria Regina di Anglona monumento nazionale dal 1931 ed elevato a basilica minore da papa Giovanni Paolo II, a ricordo del Sinodo dei vescovi, il 17 maggio 1999.
Pandosia era una città della Magna Grecia che, grazie alla favorevole posizione geografica, oltre a dominare le valli dei fiumi Agri e Sinni, la piana della Conca d'Oro e tutta la campagna sottostante, era anche al centro di numerosi traffici. Dalla cima del colle si può inoltre ammirare il panorama circostante che va dal mar Ionio fino al golfo di Taranto e tutti i paesi della costa e quelli limitrofi fino alle vette del Parco nazionale del Pollino. L'antica via Herculea, che dalla città di Heraclea risaliva per più di 60 km la valle dell'Agri fino alla città romana di Grumentum, consentiva rapidi spostamenti.
La città sarebbe stata distrutta nelle guerre sociali da Silla o da Lucio Papirio attorno all'81 a.C.
Sulle rovine di Pandosia, nei primi secoli della cristianità, tra VII-VIII secolo, nacque la città di Anglona il cui nome deriva da agno, dimunuitivo di agnone, che significa, corso d'acqua, rifacendosi alla grande ansa che l'alveo del fiume Sinni forma ai piedi della collina.
Fu terra di confine dell'Alto Medioevo, quando la chiesa latina e quella bizantina si combattevano tra loro e, nello stesso tempo, dovevano difendersi dalle scorrerie saracene, solo il Santuario di Santa Maria Regina di AnglonaMaria è rimasto del primo nucleo che ha abitato la città di Anglona. Nelle parte nord-est del colle sono presenti alcune rovine della città e tra esse si notano le tracce del castello baronale di Anglona distrutto nella metà del XIV secolo.
Il primo documento che menziona il nome Anglona risale al 747 nel quale si legge: locus qui dicitur Anglonum. Nel 410 si verificò una prima distruzione del centro abitato ad opera dei Goti di Odoacre (senza fonte; Nel 410, anno del "sacco di Roma" ad opera di Alarico, Odoacre non era ancora nato). Nel IX secolo venne invasa dai Saraceni che furono responsabili dell'abbandono della città. Verso la fine del IX secolo, con la riconquista dei Bizantini, la popolazione si accentrò sempre più a Tursi, mentre Anglona andava spopolandosi. Nell'XI secolo con l'avvento dei Normanni prima, e con gli Svevi poi, Anglona sembrò svegliarsi dal suo torpore, tanto che Federico II di Svevia, con Diploma del 21 aprile 1221, confermava al Vescovo le concessioni dei suoi predecessori e gli assegnava in perpetuo il casale di Anglona.(Notizie da Wikipedia)
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